TORONTO (ON), The Garrison – 27/11/2025

Il Garrison è uno dei templi più iconici della musica estrema a Toronto. La maggior parte degli eventi underground passa da qui, e quando arrivano sono sempre imperdibili. Uno di questi è proprio la data canadese del tour nordamericano dei Krisiun che, per celebrare il 25esimo anniversario di Conquerors of Armageddon, si affidano alla compagnia di un trittico micidiale: gli Abysmal Dawn, pronti a promuovere il nuovo singolo Cradle of Affliction; i Pyrexia, freschi dell’ultimo album Unholy, e i Gorgatron, anch’essi in vena di promuovere la loro recente release Sentience Revoked. Non si va certo per il leggero in questa serata che, già dalle prime battute, si prospetta calda e movimentata, la giusta atmosfera per combattere il clima gelido e nevoso del tipico novembre canadese.

GORGATRON

Le porte del Garrison si aprono alle 18:30 e, dopo mezz’ora, lo show inizia con l’ingresso sul palco dei Gorgatron. La band del Nord Dakota si presenta senza il suo singer principale Karl Schmidt, ma con la turnista Roxana Bouchard Laflamme che lo rimpiazza benissimo non solo nella prova vocale, ma anche come frontwoman, trascinando il pubblico assieme al bassista Cam Dewald per eseguire tutti i brani della loro breve, ma intensa setlist che spazia maggiormente tra gli ultimi due album. Una performance buonissima che, da “cerimonia di apertura”, non lascia nessuno insoddisfatto.

SETLIST GORGATRON:

Divulgence

Agony Reborn

Insurmountable

Absorbency

Flesh Erosion

Omnipotent

Noxious

PYREXIA

Il clima si è riscaldato, ma ora i Pyrexia sono pronti ad infuocarlo. Anche loro accusano l’assenza del vocalist Jim Beach, ma a sostituirlo ci pensa sempre un turnista, Jordon Mamaluke, che con giacca, cappello e occhiali da sole si prende subito la scena. La sua permanenza sul palco, però, dura poco, perché il resto del concerto lo eseguirà tra il pubblico: dopo i primi due brani, infatti, va in mezzo alla folla partecipando al moshpit e incitando tutti a continuare senza fermarsi, mentre dal palco Chris Basile e compagni mandano avanti i brani, alcuni dei quali tratti dal debutto Sermon of Mockery, a suon di mazzate in piena tradizione slam/brutal death. Con gli sguardi rivolti a metà tra il palco e il parterre, l’esibizione dei Pyrexia scorre divertente e veloce, la migliore della serata per il coinvolgimento.

SETLIST PYREXIA:

Abominat

The Art of Infamy

Gravitas Maximus

Pawn to King

The Day the Earth Shook 

We are Many

Confrontation

Sermon of Mockery

ABYSMAL DAWN

Tocca adesso agli Abysmal Dawn fare da ponte verso l’ultimo atto della serata e, dopo mezz’ora di pausa, entrano in scena con un solo obiettivo: devastare. Al contrario dei Pyrexia, non si muovono dalle loro postazioni e rimangono composti, ma non per questo falliscono nella performance. Anzi, è proprio ciò che li aiuta: Charles Elliott è concentrato, immerso nel suo ruolo, senza perdere un minimo di intensità nel growl. E infatti, non sbaglia niente. Anche il bassista Eliseo Garcia e il batterista James Coppolino non si distraggono, viaggiando in simbiosi senza esclusioni di colpi, riversando tutto sulla folla che, sotto il palco, si scatena in headbanging continui. Oltre al nuovo singolo Cradle of Affliction, uscito circa un mese fa, la band propone nella setlist una manciata di brani tratti da ogni album della discografia, completando così uno show intenso e convincente.

SETLIST ABYSMAL DAWN:

Impending Doom

Perfecting Slavery

In Service of Time

Cradle of Affliction

Inanimate

Nightmare Slain

Programmed to Consume

Hedonistic

My Own Savior

Inevitabile Return to Darkness

KRISIUN

La serata giunge subito all’atto conclusivo, quello più atteso, perché è arrivato il momento dei Krisiun. I brasiliani hanno alle spalle 35 anni di onorata carriera, durante i quali hanno dimostrato, a livello internazionale, quanto di buono possa provenire dalla loro patria in materia di metal estremo. Non sono stati i primi a spingersi verso certe sonorità, ma rientrano indubbiamente tra i più importanti interpreti, soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni ’90 tramite tre opere irruenti quali Black Force Domain, Apocalyptic Revelations e Conquerors of Armageddon. Lo stesso album, arrivato al quarto di secolo, che celebrano proprio questa sera davanti ad un pubblico che, già prima del loro ingresso sul palco, li acclama a gran voce. E, una volta saliti, rispondono presenti. Sarà l’esperienza pregressa, l’alchimia fraterna che li lega o l’atmosfera che è esplosa totalmente che aiutano a far funzionare lo show. Sta di fatto che non sbagliano niente: Alex intona dei growl distruttivi senza fermarsi un secondo, sorretto da Moyses, in stato di grazia alla chitarra, e da Max che, come sempre, alla batteria non cede mai d’intesità. Ognuno ha modo di mostrare al pubblico quanto siano in forma, specialmente quando dopo l’esecuzione di Combustion Inferno, Max e Moyses partono con un assolo per ciascuno con i propri strumenti. Sui brani suonati non c’è granché da dire, almeno negativamente, perché sono stati eseguiti al massimo della resa, soprattutto quelli della “festeggiata” release, che hanno reso la setlist ancor più solida e hanno fatto scatenare il pubblico in immancabili moshpit e crowdsurfing. La loro esibizione dura poco più di un’ora, al termine della quale gli spettatori se ne vanno soddisfatti della serata. D’altronde, da una band unita, stabile e longeva come i Krisiun, non ci si poteva aspettare una delusione.

SETLIST KRISIUN:

Ravager

Endless madness descends

Hatred Inherit

Scourge of the Enthroned

Necronomical

Messiah’s Abomination

Combustion Inferno

Serpent Messiah

Conquerors of Armageddon

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