
Spesso li immaginiamo ingessati in giacca e cravatta, immersi in lunghi discorsi istituzionali e riunioni infinite. Ma dietro le quinte, lontano dai riflettori del Parlamento o dalle sale stampa, alcuni politici coltivano passioni ben più rumorose di quanto ci si aspetterebbe. C’è chi è tifoso di una squadra sportiva presenziando spesso negli stadi, c’è chi partecipa a gare automobilistiche, ma c’è anche chi stravede per la musica, in particolare per quella estrema.
Non è comune collegare un genere come il metal ai politici, soprattutto i più anziani, ma anche tra di loro si possono trovare molti appassionati. Alcuni sono fan sfegatati, altri veri e propri musicisti, i quali riescono sempre a trovare, tra le campagne elettorali e le varie interviste, il modo di dedicarsi alla propria passione e a mostrarla esplicitamente in ogni contesto.
Freddy Lim

La notizia è di pochi giorni fa: Freddy Lim è il nuovo ambasciatore di Taiwan in Finlandia. Un annuncio all’apparenza normalissimo, ma c’è un motivo per cui ha destato parecchia attenzione. Sin dal 1995, Lim è il frontman dei Chthonic, una delle band più longeve ed importanti dell’intero continente asiatico, con cui ha realizzato ben 9 full-length, 4 EP e svariati demo intrisi di un folk/black metal che racconta le antiche mitologie e tradizioni di Taiwan. Aspetti che hanno attirato un notevole interesse a livello internazionale, come la sua carriera politica. Dal 2010 al 2014 è stato presidente di Amnesty International Taiwan, partecipando a varie iniziative globali sui diritti umani. Nel 2015 ha fondato il New Power Party (NPP) rappresentandolo al Parlamento di Taiwan tra il 2016 e il 2024, anni in cui, durante i suoi due mandati, sono state approvate legislazioni che hanno reso Taiwan il primo paese asiatico a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso, proteggere i diritti degli indigeni e sostenere l’aiuto umanitario in Ucraina. Adesso è pronto per la sua nuova missione diplomatica in un paese che, tra tante casualità, ha la musica metal radicata nella sua cultura.
Sanna Marin

A proposito della Finlandia, non sono solo i dati e le numerose band a confermare che il metal, nel paese, sia un’istituzione, ma anche l’ex primo ministro. Sanna Marin ha ricoperto questa carica dal 2019 al 2023, acquisendo notorietà per diversi motivi. Eletta come il più giovane capo di governo al mondo a soli 34 anni, durante il suo mandato ha promosso politiche di giustizia sociale, uguaglianza di genere e sostenibilità ambientale, raggiungendo il culmine del suo incarico con l’adesione della Finlandia alla NATO. Una personalità tutt’altro che debole, che però non si riflette solo in ambito politico, ma anche nei gusti musicali. Sanna Marin, infatti, è appassionata di metal, dichiarando più volte il suo amore nei confronti dei Rage Against The Machine, in cui si rispecchia di più a livello musicale. E non è tutto: l’ex premier è stata anche fotografata nel 2022 al Ruisrock, uno dei festival finlandesi più longevi, con un inconfondibile dresscode formato da anfibi, pantaloncini e chiodo di pelle.
Joko Widodo

Joko Widodo è sicuramente il politico che, più di ogni altro, ha mostrato il suo animo da metallaro. L’ex presidente dell’Indonesia, unico candidato a non provenire da una famiglia elitaria del paese, venne eletto con il 53,15% delle preferenze nel duello proprio contro Prabowo Subianto, suo successore e attuale leader. Nei suoi dieci anni di presidenza (dal 2014 al 2024) le sue opere sono state molto positive per la nazione, come la grande crescita economica ed il miglioramento delle infrastrutture in ogni angolo, ma allo stesso tempo non sono mancate le polemiche e le questioni rimaste irrisolte. Tuttavia, Jokowi è riuscito a farsi apprezzare anche per quello che, al fianco della politica, è il suo più grande chiodo fisso. Il metal, infatti, è un vero e proprio stile di vita per l’ex capo di stato, non solo per aver promosso band ed eventi in tutto il paese, ai quali ha anche partecipato come fan, ma anche per la collezione di magliette, dischi e vinili che possiede e che ha mostrato in vari contesti.
Gabriel Boric

Chi mantiene ancora la sua posizione politica, ma anche la passione per il metal, è Gabriel Boric. L’attuale presidente del Cile, in carica dal 2022, ha affrontato diverse sfide durante il suo mandato. La sua carriera è stata caratterizzata da una repentina transizione da leader studentesco a capo di stato, con un approccio molto più pragmatico che ideologico, portando nella sua amministrazione novità assolute, ma anche forti critiche. Pur mantenendo un impegno verso la giustizia sociale e ambientale, ha dovuto moderare il suo programma per governare efficacemente in un sistema politico frammentato, riuscendo nonostante tutto a ricevere numerosi consensi. Gli stessi che ha attirato anche dalla community metal cilena (ed estera) per la sua dedizione al genere musicale. Boric, infatti, è stato più volte fotografato con berretti e magliette di band metal, nonché con un set di vinili ricevuto in regalo dal primo ministro svedese Ulf Kristersson durante un suo viaggio istituzionale in Svezia, in cui spiccano gli album delle band più importanti del paese quali Hammerfall, In Flames, Meshuggah e Evergrey.
Fabiana Dadone

Laureata in giurisprudenza all’università di Torino, Fabiana Dadone è stata eletta per la prima volta alla Camera dei deputati nel 2013, a soli 29 anni, risultando tra le più giovani parlamentari del Movimento 5 Stelle. In seguito, nel 2019, è stata nominata Ministro per la Pubblica Amministrazione nel governo Conte II, per poi diventare Ministro per le Politiche Giovanili durante il governo Draghi, occupandosi di varie questioni come l’adozione dello smartworking durante la pandemia e la promozione del settore degli e-sport. Sono tanti, dunque, a conoscere la Dadone per il suo impegno politico, ma anche per la sua famosa dichiarazione riguardo a Sanremo 2020: “Se fosse stata una kermesse metal, l’avrei vista volentieri”. Così l’ex ministro ha rivelato pubblicamente di essere una metallara sfegatata con un passato da batterista, raccontando i concerti più memorabili a cui abbia mai assistito e il suo amore per gli In Flames, sua band preferita.
Randal Plunkett

C’è chi un titolo politico o nobiliare lo acquisisce durante la propria carriera, e poi c’è chi lo acquisisce dalla nascita. È il caso di Randal Plunkett, appartenente all’omonima famiglia nobile irlandese, noto per essere il 21esimo barone di Dunsany. Sebbene questo titolo abbia avuto un ruolo attivo nella politica aristocratica del passato, oggi ha una valenza prevalentemente storica e simbolica, mantenendo comunque un suo status importante in tutto il paese. Tuttavia, Plunkett rappresenta una figura unica che fonde la tradizione nobiliare con l’ambientalismo, questione che affronta giornalmente con grande cura. La stessa che impiega per due grandi passioni: la cinematografia e il metal. Definito dal Guardian come il “barone irlandese del death metal”, tra le sue band preferite ci sono i Pantera, gli Slayer e gli Iron Maiden, ma anche band più estreme come dimostrano le sue varie foto con indosso le magliette dei Cannibal Corpse e dei Suffocation.
Haakon Magnus di Norvegia

Restando in tema di titoli nobiliari, Haakon Magnus rientra sicuramente tra i politici ad averlo ricevuto, essendo figlio di re Harald V di Norvegia. La sua funzione, dunque, non ha un ruolo attivo nella vita politica del paese, ma le sue iniziative si sono comunque distinte. Il principe di Norvegia è noto per il suo impegno in ambito umanitario, ambientale e sociale: dal 2003 è ambasciatore di buona volontà del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), promuovendo l’innovazione tecnologica e svariate soluzioni per l’economia verde e il benessere dei giovani. Insomma, la sua leadership, più che politica, può essere definita morale e simbolica, con una dedizione capillare su ogni fronte… compreso quello della sua passione. L’erede al trono, da buon norvegese, è un fan sfegatato del metal, dichiarando di avere tra le sue band preferite i Mayhem, i Darkthrone, i Kvelertak e i Machine Head. Inoltre, quando era più giovane, era solito frequentare concerti, e non è un caso che abbia incontrato Mette-Marit, sua attuale moglie, al Quart Festival.
Harry, duca di Sussex

Da una famiglia nobiliare all’altra. In questo caso, quella più famosa al mondo. Tra i reali britannici, il principe Harry è noto per il suo spirito avventuroso e una personalità diversa dal fratello William, molto più vivace e “ribelle”, in linea con i suoi più ampi sforzi per ritagliarsi un’identità unica, parecchio anticonformista per un nobile. La stessa che presenta anche nei suoi gusti musicali. Come dichiarato dall’attore Dominic West al Daily Star, il principe avrebbe sul suo iPod una playlist 100% thrash metal con brani di band come Metallica, Slayer, Megadeth e Anthrax. Inoltre, nel 2020, ha collaborato con Bon Jovi nel singolo Unbroken, registrato agli Abbey Studios di Londra in supporto all’Invictus Games, un’iniziativa sportiva internazionale per veterani di guerra, fondata dallo stesso principe Harry.
Richard Burgon

Rimanendo nel Regno Unito, Richard Burgon è un politico di spicco della sinistra britannica, noto per la lotta a favore della giustizia sociale e contro le disuguaglianze. La sua carriera è caratterizzata dal grande impegno per i diritti dei lavoratori, dalla forte critica all’austerità e dall’opposizione agli interventi militari. Nonostante le controversie interne al Partito Laburista, continua a essere una voce influente nella politica britannica, portando avanti il suo impegno con dedizione. Aspetti che riversa anche nel metal. Burgon è un grande fan di band come Sleep, Iron Maiden, Motörhead e Electric Wizard, improvvisandosi anche musicista. Famosa, infatti, è stata la sua collaborazione con i Dream Tröll, che destò non poche polemiche per l’uso di simbologie all’apparenza naziste. Il quotidiano Sun fu il primo ad accorgersene, scrivendo un articolo a riguardo, contro cui Burgon intentò una causa per diffamazione vincendola dopo mesi di processo.
Vladimir Zhirinovsky

Vladimir Zhirinovsky (1946-2022) è stato un politico di grande notorietà, famoso per il suo linguaggio acceso e provocatorio, le posizioni ultranazionaliste e le uscite spesso estreme. Fondatore e leader del Partito Liberal-Democratico di Russia (LDPR), ha avuto un ruolo importante e controverso nella politica russa post-sovietica, promuovendo un’ideologia imperialista e mantenendo un ruolo fondamentale nel dibattito politico. Insomma, un personaggio vivace e sopra le righe, che nel tempo libero si sfogava con un genere musicale in linea con il suo carattere: il metal. Nel 1993, aprì a Mosca un negozio di abbigliamento a tema, immortalato con la maglia dei Sex Pistols in mano e sullo sfondo altre magliette di gruppi come Slayer, Metallica e Sepultura. Inoltre, Zhirinovsky è apparso in una pubblicità del Partito Liberal Democratico degli anni ’90 con una maglietta di una band russa chiamata Hellraiser.
Junichiro Koizumi

Junichiro Koizumi, primo ministro del Giappone dal 2001 al 2006, è stato un leader carismatico e molto stimato. Membro del Partito Liberal Democratico, è riuscito ad attirare i consensi di gran parte del popolo grazie al suo modo di fare, le sue stravaganze e la sua passione per la musica. Tra i suoi generi preferiti rientrano la lirica, il rock e anche il metal. L’ex premier è un fan di numerose band, tra cui gli X Japan, una delle più storiche e popolari del Giappone, che ha incontrato più volte di persona durante il suo mandato, utilizzando alcune loro canzoni in spot pubblicitari del suo partito, in particolare Forever Love.
Fenriz

Qualcuno, vedendo l’immagine, si starà sicuramente ponendo delle domande. Ed una di queste è: Fenriz, nel tempo libero, è un politico? No, ma nel 2015 è stato nominato involontariamente come consigliere comunale di Kolbotn, un sobborgo di Oslo. La sua candidatura era inizialmente una mossa scherzosa: aveva accettato di essere inserito nella lista di riserva del partito liberale locale, pensando che non avrebbe mai avuto bisogno di assumere questo ruolo. Infatti, durante la campagna elettorale, fece circolare una sua foto con in braccio il suo gatto e la didascalia: “Per favore, non votatemi”. Risultato? Contrariamente alle sue aspettative, è stato eletto a pieni voti e ha dovuto ricoprire l’incarico per quattro anni. Dai Darkthrone al municipio comunale il passo è davvero breve.


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