
- Band: ESCARNIUM
- Durata: 31:16
- Data di uscita: 9 maggio 2025
- Etichetta: Everlasting Spew Records
Gli Escarnium, pur essendo attivi dal 2008, non hanno mai avuto tanti riflettori su di loro, ma il modo di portare avanti la loro musica l’hanno sempre trovato. Si sono mossi silenziosamente, evolvendosi passo dopo passo, fino a comporre l’album che, probabilmente, potrà farli notare su larga scala.
Il quartetto di Salvador ha realizzato in totale tre full-length: Excruciating Existence (2012), Interitus (2016) e Dysthymia (2022), imponendosi rapidamente tra le migliori formazioni death metal del Brasile. La proposta non è molto innovativa, ma sicuramente fresca, con quelle trame alla Immolation rese ancor più limpide nella produzione, che colpiscono con tanta violenza e complessità. Con il quarto Inexorable Entropy, i musicisti hanno alzato ulteriormente l’asticella, non discostandosi troppo dalla loro impostazione di base, ma aggiungendo parti melodiche e atmosferiche per conferire un taglio ancor più eterogeneo ad ogni brano.
Il primo assaggio lo si ha con la opener Relentless Katabasis, in cui il dualismo tra impatto e respiro melodico risulta ispirato e bilanciato, sempre pronto ad offrire momenti più introspettivi che ricordano gli Ulcerate. Naturalmente, la tensione non si perde per strada grazie all’ottimo lavoro di Nestor Carrera alla batteria che, accompagnando la voce di Victor Elian, trascina prontamente l’ascoltatore in frangenti dalle influenze dei Dead Congregation e dei Phrenelith. Un brano che rientra tra gli episodi più memorabili del disco, assieme alla titletrack che si erge a manifesto del disco grazie non solo alla sua durata, ma anche alla composizione, perfettamente in equilibrio tra le sezioni più aggressive e quelle più pacate. Da segnalare, inoltre, anche Through The Depths Of The 12th Gate, altro episodio articolato nel quale la band riesce a bilanciare tutti gli elementi compositivi senza allungarsi in trame troppo ripetitive o ridondanti. L’ascolto, infatti, scorre liscio sino alla conclusiva Pyroscene’s Might, che chiude la mezz’ora abbondante di durata mantenendo una struttura serrata e priva di ripetizioni.
Ora sì che gli Escarnium sono consapevoli di ciò che fanno. Inexorable Entropy è una chiara dimostrazione di come la band voglia farsi notare anche al di fuori degli ascoltatori più puristi del death metal, ricercando quei dettagli che destino attenzione nel loro marasma sonoro per porli sempre più in alto nel panorama underground. E sembra proprio che ci stiano riuscendo.
Miglior brano: Inexorable Entropy
Voto: 7,5
TRACKLIST:
- Fentanyl
- Relentless Katabasis
- Cancerous Abyss
- Inexorable Entropy
- The Heritage
- Revulsion of Carbon
- Through the Depths of the 12th Gate
- Ashen Path
- Pyroscene’s Might
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