
- Band: GAME OVER
- Durata: 33:29
- Data di uscita: 25 aprile 2025
- Etichetta: Scarlet Records
Ci è voluto poco tempo ai Game Over per realizzare un nuovo disco, il sesto di una lunga carriera.
I ferraresi, attivi dal 2008, sono ormai diventati un nome grosso grazie ai loro lavori che, con costanza e perseveranza, hanno lasciato intendere chiaramente la loro devozione al thrash metal, quel genere di cui non solo sono ottimi interpreti, ma anche fieri rappresentanti della scena del nostro Paese.
Dopo l’ultimo Hellframes (2023) la band cambia la propria line-up sostituendo Renato Chiccoli con Danny Schiavina alla voce e aggiungendo Leonardo Molinari al basso. Una sorta di rivoluzione, dato che la formazione non cambiava dal 2012, ma che ben influisce sulla riuscita dell’ultimo Face The End.
Cosa c’è da aspettarsi? Un thrash fiero e battagliero che, seguendo le orme del lavoro precedente, si presenta più profondo e articolato, concedendo maggior sfogo all’incontenibile personalità della band. Lo si nota nella partenza di Lust for Blood, che ci riporta indietro nel tempo tra melodie cariche di adrenalina e assoli che tengono alta la tensione. Schiavina dimostra di essere un innesto ben azzeccato, con un timbro non molto diverso da quello di Chiccoli, sempre ben accompagnato dagli immancabili cori trascinanti. Dopo le sfuriate di Neck Breaking Dance e Grip of Time, tocca a Lost in Disgrace smorzare un po’ i toni, partendo come un midtempo dalle melodie un filo più drammatiche. L’atmosfera diventa di nuovo rovente con Veil of Insanity e Gateway to Infinity, in cui le chitarre di Luca Zironi e Alessandro Sansone si danno alla pazza gioia tra assoli di alta classe e riff entusiasmanti. Il breve e drammatico intermezzo Tempesta introduce Crimson Waves, dal mood più tragico ed espressivo, che lascia l’atto conclusivo a Weaving Fate, altra bordata dai toni battaglieri.
Anche a questo giro, i Game Over non hanno deluso. In un genere abbastanza statico nella sua forma, Face The End riesce a mantenersi fresco, con idee più elaborate ed inedite, che hanno permesso alla band di diventare una delle più importanti nella nostra scena al fianco di Extrema, Hyades e Schizophrenia. E la loro ascesa non è ancora finita.
Miglior brano: Lust for Blood
Voto: 7,5
TRACKLIST:
- The Final Hour
- Lust for Blood
- Neck Breaking Dance
- Grip of Time
- Lost in Disgrace
- Veil of Insanity
- Gateway to Infinity
- Tempesta
- Crimson Waves
- Weaving Fate
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