TORONTO (ON), Axis Club – 25/02/2025

Non c’era occasione migliore, per questo blog, di iniziare a raccontare i concerti in terra nordamericana. Tra Canada e Stati Uniti passano una miriade di eventi dedicati al metal e, ogni volta che viene annunciata una tournée, la reazione di stupore è sempre la stessa.
Non solo i grandi festival, anche i concerti underground sono ricchi di line-up eccezionali, e nel mese di febbraio, a Toronto, ce ne sono stati tanti. Dopo i Decapitated accompagnati dagli Incantation, in città arrivano gli Aborted per il Terrifying North America Tour, un galà all’insegna dello slam/brutal in compagnia di Ingested, Peeling Flesh e NecroticGoreBeast.
La location è l’Axis Club, una delle venue più famose di Toronto, pronta ad accogliere un evento da tutto esaurito. Fin dall’inizio la folla è numerosissima, i due piani della struttura sono già mezzi pieni e, dopo appena mezz’ora, tutti i presenti accolgono calorosamente la prima band ad esibirsi.
NECROTICGOREBEAST

Spetta ai NecroticGoreBeast dare il via alle danze, l’unica formazione canadese (proveniente dal Québec) dell’intera serata. Basta solo la prima Deviant Primitive Debauchery per far tremare tutto il locale a suon di slam, facendo scatenare il pubblico nel primo circle pit. In una setlist che ha spaziato tra i tre album finora realizzati, i ragazzi hanno dato il loro primo, enorme contributo all’evento, con una partenza che, meglio di così, non poteva andare.






SETLIST NECROTICGOREBEAST:
Deviant Primitive Debauchery
Unsedated Face Removail
Sterilized Infant Fleshdoll
Assault of Severed Genitalia
Forced Tracheotomy Penetration
Grotesque Pathological Anomalies
PEELING FLESH

Dopo 30 minuti di pausa, ecco salire sul palco un’altra formazione che, di leggero, non ha praticamente nulla. I Peeling Flesh stanno conquistando la scena estrema con il loro mix tra slam brutal death e sonorità hip hop. Una combo sicuramente inusuale, resa ulteriormente tale dall’uso di campionamenti esterni al metal estremo, per un risultato che anche in sede live può essere sorprendente. E lo è: Damonteal Harris guida bene lo show con il suo growling dirompente, ma anche gli altri componenti non scherzano. Il batterista Joe Pelleter è in stato di grazia dietro le pelli, così come Mychal Soto e Jason Parrish alle chitarre, regalando al pubblico un’ottima performance. La migliore vista finora.






SETLIST PEELING FLESH:
Nefarious Moongrass
The Fuckening
Mr Nasty Time
Bodega Bloodbath
Barbarianism
Intro
Shoot 2 kill
Perc 3000
F.F.W.A.S
INGESTED

Passata la metà della serata, tocca agli Ingested salire sul palco. Gli inglesi, freschi dell’ultimo album The Tide of Death and Fractured Dream, sono l’unica formazione, tra le presenti, che vira più sul deathcore. Una sfumatura diversa rispetto alle altre, ma non più lieve: la new entry Josh Davies, infatti, lo dimostra con i suoi screaming, assieme al drumming di Lyn Jeffs, su cui una folla ormai scatenata tra continui moshpit e wall of death non smette mai di fermarsi. La setlist rivisita gran parte della discografia, terminando lo show con le ultime due bordate Cremated Existence e Skinned and Fucked, con tanto di applausi fino alla loro uscita di scena.






SETLIST INGESTED:
Titanomachy
Endgame
Altar of Flesh
Impending Dominance
Invidious
Copremesis
Cremated Existence
Skinned and Fucked
ABORTED

Mancano solo loro all’appello, i più attesi di tutti. Gli Aborted fanno parte di quella schiera di band che, nel corso della propria storia, hanno raggiunto una forte autorevolezza. E i requisiti ce li hanno tutti: sono attivi da 30 anni, contano ben 12 album totali (uno meglio dell’altro) e, soprattutto, non hanno mai cambiato di una virgola il loro approccio al metal estremo. Feroci, brutali, aggressivi, proprio come la loro entrata in scena. Bastano le note di Dreadbringer per far scatenare un moshpit enorme, con Sven de Calwé che non si ferma un secondo con il suo growling dirompente. Notevole, inoltre, la prestazione di Ken Bedene che marcia benissimo sui blastbeats, accompagnando i chitarristi nelle loro rasoiate. Lo spettacolo non si ferma un attimo, neanche tra una song e l’altra, quando Sven coglie l’occasione di incitare a gran voce i presenti per far infuocare l’atmosfera: chiama continuamente i wall of death, i crowdserfing, e invita anche qualcuno a salire sul palco, da vero frontman. E il pubblico non se lo fa ripetere due volte: sulle note di Death Cult, Shape of Hate e Insect Politics le persone che arrivano sul palco non si contano, scendono e salgono in continuazione, mentre gli altri nelle retrovie si buttano negli ultimi moshpit della serata, che si conclude sulle note di Hecatomb. Gli Aborted si riconfermano come una delle migliori band da vedere in sede live, non solo per l’esecuzione tecnica dei brani, ma anche per il loro carisma da veri showman, che ha reso questa serata memorabile come previsto.






SETLIST ABORTED:
Intro
Dreadbringer
Retrogore
Brotherhood of Sleep
Origin of Disease
Infinite Terror
Deep Red
From a Tepid Whiff
Death Cult
Shape of Hate
Insect Politics
Threading on Vermilion Deception
The Saw and The Carnage Done
Hecatomb


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