• Band: REVENGE
  • Durata: 43:22
  • Data di uscita: 31 gennaio 2025
  • Etichetta: Season of Mist

Tre parole, unite da due punti, per formare un solo titolo carico d’odio e nichilismo. Segno inequivocabile che si tratti dei Revenge, tornati all’attacco nel 25esimo anniversario della loro esistenza con l’ennesima opera violenta, caotica e radicale.

La one-man band canadese di James Read, tra i pilastri del war metal, ormai si riconosce ad occhio (e ad orecchio) in un istante, non solo per l’estetica, ma anche per lo stile coerente, mai variato, ma originale. D’altronde, per un pioniere come lui, non serve stravolgere il proprio sound se funziona dannatamente bene sin dalle prime note. Le stesse che da Triumph.Genocide.Antichrist hanno sempre seminato odio e distruzione, continuando con uguale intensità nell’ultimo Violation.Strife.Abominate.

Niente è cambiato dopo cinque anni, e lo si capisce dalla opener Violation Unit (Balaclava Directive), esplosiva nelle ritmiche, brutale nelle vocals, acida nei riff, che accompagna la seguente Treason Disrupt (All Are Guilty) dai frequenti stop and go, ma fulminea nella sua impostazione 100% war metal, soprattutto per il cantato. L’intensità aumenta ulteriormente in Flashpoint Heretic (Flame Thrown), impenetrabile per tutta la sua durata, lasciando spazio prima alla devastazione totale di Strife Invocation, poi al puro terrore della doppietta Mercy Revoked/Piety Vaporised (True Force), in cui il lavoro vocale e batteristico di Read e quello chitarristico di Vermin si intrecciano in momenti a dir poco incontenibili. La furia non si placa neanche verso la fine, in cui fanno capolino le ultime tre tracce, dalla stessa sostanza e impostazione, chiudendo il disco con la brutalità inaudita ascoltata per tutta la sua durata.

Nessuna novità, nessuno stupore, ma solo tanta ferocia, che da sempre descrive i Revenge in tutto e per tutto rimanendo la stessa dagli inizi. Violation.Strife.Abominate è un’assoluta riconferma che, nonostante possa risultare “sentita e risentita”, rimane sulla stessa onda con coerenza e prepotenza. Caratteristiche rimaste immutate per più di due decadi.

Miglior brano: Strife Invocation

Voto: 8

Classificazione: 8 su 10.

TRACKLIST:

  1. Violation Unit (Balaclava Directive)
  2. Treason Disrupt (All Are Guilty)
  3. Flashpoint Heretic (Flame Thrown)
  4. Strife Invocation
  5. Revelation Emaciated (Chalice Abominate)
  6. Mercy Revoked
  7. Piety Vaporised (True Force)
  8. Shockwave Iconoclast
  9. Last Resort
  10. Aftermath (Forced Reset)
  11. Liar’s Rope (Degeneracy Fallen)
  12. Swime Tumult (On All Fours)

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