
- Band: ALGORITMO INFERNALE
- Durata: 26:19
- Data di uscita: novembre 2024
- Etichetta: indipendente
Spotify non ancora disponibile
Da maggio di quest’anno, l’underground nostrano ha accolto un nuovo progetto tutto da scoprire, stravagante nella sua identità e variopinto nella sua proposta.
Gli Algoritmo Infernale sono una band modenese nata da componenti, già impegnati in altri progetti, che si presentano con dei nickname legati al mondo dell’informatica per celare la loro identità: Uno (voce), Zero (dj, seconda voce), 404 (sampler, percussioni e cori), Malware (batteria), Glitch (basso) e Virus (chitarre). Per ciò che riguarda lo stile, i ragazzi propongono un mix tra le più disparate sonorità, legate principalmente al metal ma assolutamente prive dei suoi tipici cliché, cercando di conciliarlo con altri generi come rap, industrial e elettronica, con testi interamente in italiano.
I ragazzi, dunque, possono essere accostati agli Inner Code, considerando gli elementi stilistici nell’insieme, ma le differenze sono comunque marcate per il contenuto delle liriche, per l’appeal e per la struttura dei brani, che vengono presentati nel loro primo album 8bit.
Partendo dalla prima traccia Toro di Falariade, si nota come la composizione sia eterogenea all’ennesima potenza: batteria thrashy, chitarre ruvidissime e inserti elettronici in un comparto strumentale granitico che si pone al di sotto di un cantato in stile Salmo, con la voce di Uno che in alcuni frangenti si incattivisce. Dalle liriche, si comprende come il concept generale dell’album si concentri sulle problematiche attuali della società, e questa prima traccia, con la metafora della tortura del Toro di Falariade, si riferisce al riscaldamento globale e ai suoi effetti, a lungo andare, distruttivi. La seconda traccia Far West è decisamente più calma, con le chitarre che si fanno notare soprattutto negli assoli che accompagnano il ritornello. Caliente e Razza Aliena rallentano ulteriormente i ritmi, ma non mollano di pesantezza, soprattutto nella seconda, mentre la doppietta seguente La storia si ripete e Accusatio Manifesta torna sulla vivacità, con l’ultima che presenta un insert audio del discorso di Giorgia Meloni durante il suo insediamento a Palazzo Chigi affiancate da un testo palesemente a favore sul diritto alla manifestazione (nonostante la band si consideri apolitica). Fall-Out si tiene su ritmi più elevati e con vocals più cupe, con bei riff delle chitarre in fase di accompagnamento, lasciando poi spazio all’ultima Il Vuoto, più cupa e malinconica, che incarna il suo contenuto lirico verso i rapporti umani resi freddi e fittizi dai social.
Come definire questo esordio degli Algoritmo Infernale? A livello concettuale è sicuramente profondo, pieno di spunti di riflessione e mai banale nel descrivere la realtà nella sua forma più attuale. Per ciò che riguarda il sound, le basi ci sono, e sono anche solide, ma trattandosi di un progetto molto recente, bisognerà forse aspettare qualche altro disco per vederlo maturo al massimo. Per chi ama questo tipo di sonorità, sono senz’altro una realtà da tenere d’occhio, e chissà cos’altro potranno realizzare con esperienza e potenzialità.
Miglior brano: Toro di Falariade
Voto: 6,5
TRACKLIST:
- Toro di Falariade
- Far West
- Caliente
- Razza Aliena
- La storia si ripete
- Accusatio Manifesta
- Fall-out
- Il Vuoto
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