
Ciò che esce fuori dal sud-est asiatico bisogna sempre tenerlo d’occhio. Sono passati diversi decenni da quando molte band estreme, provenienti da quella regione geografica, si sono fatte notare per il loro talento e per il loro sound, potente e terremotante, facendo il giro del mondo.
In molti Paesi di quell’area, soprattutto l’Indonesia, ci sono musicisti che hanno sempre preferito spostarsi sulle sponde più estreme del death, soprattutto il brutal e lo slam, ma anche il grindcore è diventato un genere molto diffuso, in particolare a Singapore. La città-stato, che conta poco meno di 6 milioni di abitanti, vanta un patrimonio di band di ogni genere estremo, ma a quel che sembra, sono stati i Napalm Death l’ispirazione principale per gran parte di esse. E in maniera molto rilevante.
Wormrot

Chi possono essere i più famosi grinders singaporiani, se non i Wormrot? Attivi dal 2007, i musicisti hanno esportato il grindcore made in Singapore in tutto il mondo grazie ai loro 4 album dalla potenza dirompente. Fu Digby Pearson, il chairman della Earache Records, a scoprirli per caso grazie ad un mixtape postato sulla webzine Invisible Oranges, scritturandoli e promuovendoli subito. E ovviamente, ci aveva visto lungo: grazie al loro talento, i Wormrot si sono fatti strada velocemente suonando nei maggiori festival del globo, gridando i loro testi carichi di odio e protesta soprattutto nei brani del secondo album Dirge (2011) considerato il migliore della loro discografia.
Demisor

Certo, i Wormrot sono i più noti nel panorama grind di Singapore, ma il titolo di “leggende” lo hanno attualmente i Demisor. Il quartetto, attivo dal 1987, partì inizialmente con il death metal prima di evolversi nel loro sound attuale. I lavori prevalenti nella loro discografia sono split album, realizzati negli anni ’90 e i primi ‘2000 con band per lo più asiatiche, ma possono comunque vantare un full-length carico di odio e irruenza dal titolo Grind for Life, uscito nel 2012, in cui la loro maestria e il loro animo feroce escono fuori in ognuno dei 10 brani.
Cardiac Necropsy

I Cardiac Necropsy sono un’altra band storica di Singapore che ha attraversato diverse fasi prima di diventare pilastro della scena grindcore. Sono nati nel 1991 come una band thrash per poi suonare un mix di black, death e grind prima di sciogliersi nel 1993. Nel 2000 la band si riunì e aggiunse molta più violenza e perversione sia nel sound che nelle tematiche, come dimostra il primo album Morbid Scum Division (2011) con brani dai titoli come I Pee Fire e Drunken Chinese Girlfriend. Ad oggi, la band si è leggermente discostata dalle tematiche sul gore, ma è pronta a realizzare un altro lavoro di pura violenza e brutalità.
Magnicide

I Magnicide sono un’altra istituzione del grindcore singaporiano. Il trio, che comprende ex membri dei Demisor e dei Secret 7, hanno all’attivo l’album Rise to the Annihilation, pubblicato nel 2009, che per la sua violenza e velocità, non è poi così lontano da ciò che i Napalm Death hanno sempre realizzato. E non è un caso che proprio Shane Embury, quando scoprì la band, li elogiò per il loro sound old school.
Warlocks ov Delisha

Altro act rappresentativo del grindcore di Singapore sono i Warlocks ov Delisha. La band, a differenza delle altre citate, si presenta con un’estetica più black metal piena dei classici corpse painting, pentacoli e borchie a tutto spiano, riversandola parzialmente anche nella sua musica ad alta velocità e dal breve minutaggio. Dalla loro formazione, avvenuta nel 2017, i musicisti hanno realizzato solo un omonimo album (2020) contenente brani come Dumbest Heartless Asshole e We Suffer, quest’ultimo dai riferimenti puramente casuali.
Volition

Una foto che mostra ragazzi sorridenti, divertiti, quasi spensierati. Ma non fatevi ingannare dalle apparenze: i Volition sono tra le band più brutali del grind singaporiano, e lo dimostrano nei loro brani che intonano qualsiasi forma d’odio. Basta leggere i loro titoli per rendersene conto: Killing for Greed, Animal Abuse e la più inquietante I Don’t Trust My Stepmother, tutte contenute nell’EP Inborn Error of Metabolism (2006). Nati nel 1999, i Volition sono una delle band più “anziane” della scena, ma ad oggi sembrano essersi sciolti. Ciò non cancella, però, l’impatto che hanno lasciato ai posteri.
Partially Decayed

Trovare un progetto solista nel grindcore è difficile, ma Singapore può vantarne uno dal nome Partially Decayed. Il suo primo EP Mephistophelian (2019) è il suo lavoro migliore, con una buona dose di deathcore incorporata al sound. Il musicista, mente del progetto, non ha ancora rivelato il suo nome, ma si è fatto ritrarre sulla copertina del singolo Desecration in piedi di fronte a un muro profanato dai graffiti.
Pyogenic Cystclot

I Pyogenic Cystclot si sono formati nel 2013 dalle ceneri degli Analdicktion. Ad oggi, hanno all’attivo un solo split realizzato assieme ai BruceXCampbell, dal concentrato di violenza travolgente. Anche loro, attualmente, sono inattivi, ma siamo ansiosi di sapere se torneranno sulla scena con una nuova scarica di brutalità.
Con-Formed

I Con-Formed sono attivi dal 2016 e, da allora, si sono rivelati una delle band più talentuose di Singapore. Il quintetto fonde elementi black metal con una potente esplosione di grind e un doppio attacco vocale degno dell’ira più funesta che possa esistere. Il loro secondo EP Kodrat (2019) è intriso di un grindcore violentissimo con intermezzi campionati che gli conferiscono un’atmosfera più densa rispetto al classico sound che siamo abituati ad ascoltare, prendendo leggermente spunto dei Warlocks ov Delisha.


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