
La Basilicata fa parte di quelle classiche cose sottovalutate senza che si conoscano, magari perché meno menzionate del solito. Eppure, se si prende una lente di ingrandimento, ecco che sbucano: Matera, numerosi borghi antichi, natura variopinta, tradizioni secolari e tanta bella musica. In particolare, quella estrema.
In quest’ambito è stato l’Agglutination, il festival metal più longevo d’Italia, a far crescere il suo nome, con i suoi ospiti importantissimi a livello internazionale, nazionale e locale. Ed è proprio quest’ultimo aspetto che merita attenzione: una delle regioni più piccole e meno popolose d’Italia avrà una sua scena metal? Sì, e si possono trovare gruppi di ogni genere, ma sembra che, tra tutti, sia il black metal a primeggiare. Saranno i paesaggi montuosi o le antiche leggende del territorio ad essere fonti di ispirazione, ma certo è che le band lucane di questo genere sono proprio come la terra in cui sono nate: valide e da scoprire.
Eyelids

Gli Eyelids sono una band depressive/atmospheric black metal di Valsinni, provincia di Matera. Attivi da ormai 10 anni, hanno realizzato due album: Endless Oblivion (2017) e Scars Under the Snow (2020), in cui hanno dato prova di essere tra i migliori interpreti del genere in questione. Il sound rimanda ai Forgotten Tomb, Woods of Desolation e Lifelover, ma possiede un suo animo originale e profondo, proprio come i testi incentrati sulla pura bellezza della natura con le sensazioni che comporta e gli stati d’animo decadenti, tra cui la solitudine più remota. Temi sui quali gli Eyelids hanno formato la loro identità (comprensibile anche dal nome) e la loro musica, che ha ancora da regalarci nuovi capitoli memorabili.
Bloodshed Walhalla

Chiamatelo solo black, chiamatelo solo viking, oppure chiamatelo in entrambi i modi. Fatto sta che i Bloodshed Walhalla sanno interpretare al meglio sia l’uno che l’altro. La band di Matera, attiva dal 2006, è partita come progetto solista di Drakhen per poi diventare, soprattutto in sede live, un vero e proprio ensemble. Dal nome e dal genere di riferimento, viene spontaneo pensare ai Bathory nelle influenze e alla mitologia vichinga nel concept, ma le melodie fantasy/epiche in stile Rhapsody of Fire inglobate nel suo sound, rendono il tutto più bello e originale. The Battle Will Never End (2012), Ragnarok (2018) e l’ultimo Glory to The Sacred Land (2023) sono tra gli album più memorabili, ma degno di nota è anche l’EP Mather, dai testi interamente in dialetto materano, a rendere il tutto anche più folk.
Obscure Devotion

Un nome importante della scena black lucana è senza dubbio quello degli Obscure Devotion. La band potentina è attiva dal 1996 e, da allora, ha realizzato 3 album in studio. Il primo è Son of a Dayless Night (1999), dal sound a metà tra tinte epico/melodiche e momenti più raw alla Darkthrone; il secondo …of Darkness, Death and Faith (2006), è invece più curato, moderno e vicino al death, come l’ultimo Ubi Certa Pax Est (2016) dal sound più evoluto. Cabal Dark Moon (voce e chitarra) è l’unico membro della formazione originale, e il leggero cambiamento di rotta sarà anche logico pensarlo, ma sulla qualità della loro proposta non c’è dubbio: ottima e fedele alla loro solida identità.
Infernal Angels

Gli Infernal Angels saranno anche conosciuti come una band marchigiana, ma le loro radici sono 100% lucane. Infatti, il progetto è nato a Potenza nel 2002 grazie al frontman XeS che, nonostante si sia trasferito subito nelle Marche, ha voluto portarlo avanti ugualmente. Scelta giusta, anzi giustissima, perché i 6 album che hanno realizzato sono uno meglio dell’altro. Da Shining Evil Light (2006) all’ultimo Shrine of Black Fire (2023), passando da Midwinter Blood (2009) e Pestilentia (2014), il loro sound si è reso sempre più tetro e pesante, in un contrasto di svariati elementi che vanno oltre le basi del symphonic black metal. Che sia una “band di esportazione” o strettamente marchigiana fa lo stesso, ma una cosa è certa: è la Basilicata ad averla vista nascere.
Damned Creation

Anche sul versante tirrenico, la Basilicata può vantare un’altra band black metal: i Damned Creation. Nati nel 2004 a Lagonegro grazie al chitarrista Vlad e al batterista Deimos, hanno prodotto finora due demo e un album dal titolo Bleak Mental Torture (2010). Da band symphonic black, il sound è proprio quello che ci si aspetterebbe: cupo, maligno e adornato da tastiere, con il cantante Thanatos abile anche nel growl, racchiuso in 10 tracce dall’impatto devastante. Lo stesso che si spera possa essere ascoltato in un nuovo lavoro.
Abbas Taeter

Dietro al nome di Abbas Taeter c’è più di un semplice progetto solista. La mente in questione, infatti, è Mancan, polistrumentista molto attivo nella scena lucana per aver fondato gli Ecnephias (dal sound death/gothic) e per aver fatto parte di altri progetti di genere diverso. Con questo moniker, il musicista ha deciso di immergersi nell’atmospheric black, con testi in italiano che riguardano l’occultismo e antiche leggende lucane. Ad oggi sono 5 i suoi lavori ufficiali: 2 demo e 3 album, l’ultimo dei quali, Mater Dolorosa, è uscito nel 2023.
Omnia Malis Est

Un altro progetto solista da tenere in considerazione è Omnia Malis Est. Il mastermind è Uruk-Hai, musicista che ha fatto parte di numerose band italiane, tra cui anche gli Infernal Angels, ma sembra che il suo meglio l’abbia dato proprio con questo nome d’arte. Lo stile è un mix tra Immortal, Enslaved e Dissection, mentre il concept riguarda la storia dell’Italia e, soprattutto, della Basilicata. Memorabili i due album Víteliú (2015) e Lucania (2021), quest’ultimo composto da testi scritti con sapienza e una vena poetica unica, ricca di citazioni e canti popolari.
Nihilium

I Nihilium sono un’altra band black metal che tiene viva la tradizione lucana. I materani sono nati nel 2003 e si sono riformati nel 2018, dopo 5 anni di inattività, con una line-up diversa. Del nucleo originale è rimasto solo il batterista Lux Tenebrae, la cui firma è presente anche nei primi demo Hellcome to Hailand (2004) e Terra Sovrana (2007), che narrano antiche storie e leggende della Basilicata, tra cui quella di Isabella Morra.
Effess

Per presentare questo progetto c’è bisogno di alcune precisazioni. Il nome che leggete non si rifà all’occultismo, a Tolkien o a qualsiasi antica mitologia, ma semplicemente… ad un’espressione dialettale. Sì, perché la parola “efféss”, in dialetto potentino, è un’esclamazione per esprimere stupore o incredulità (come il “minchia” siciliano, per intenderci) ed è quindi molto facile intuire la provenienza della band. Il mastermind Walter Basile, dopo essersi trasferito a Stoccolma, ha militato anche in band svedesi, ma il suo più grande estro creativo l’ha tirato fuori in Chiatro (2017), l’unico EP della band, dal classico sound black metal e dai testi in dialetto.
Altri progetti “esportati”

Gli Infernal Angels non sono gli unici ad essere nati in Basilicata per poi stabilirsi altrove. La stessa sorte, infatti, è toccata ai Valkiria, band potentina fondata nel 1996 ma, ad oggi, in pianta stabile a Vicenza, che oltre al fondatore Valkus, ha visto anche Mancan tra i suoi componenti. Nata come band black metal, si è poi affacciata su sponde più gothic/epiche e conta 7 album in studio. Altro caso simile sono i Black Sunrise che, da Potenza, si sono spostati a Roma. L’unico album realizzato dai nostri è The Shadowelf’s Poem, in pieno stile symphonic, che comprende anche il contributo di Walter Basile.
Altri progetti sciolti

Ci sono anche band che, seppur sciolte, hanno contribuito ad arricchire la scena black lucana. Una di queste sono i potentini Nefertum, symphonic black, con 2 demo e il full-length Revered Lames (2009). Altri artisti validi, ma ormai non più attivi, sono i Coil Commemorate Enslave. Il duo di Ferrandina, formato da Consalvo e Daniele Rini, univa il black metal alla poetica di Giacomo Leopardi, i cui versi più celebri sono stati ripresi per il titolo del loro primo album L’Infinita Vanità del Tutto (2014) e del secondo The Unavoidable (2019), con i testi in inglese. Infine, una menzione va fatta anche ai Warnungstraum, progetto ambient/black di Potenza con 3 album nel suo palmarès. Anch’esso un duo, era formato da due membri degli Obscure Devotion: Cabal Dark Moon e Bartlett Green, fondatore di un altro progetto black metal, Flamen (ancora attivo), con il cui nome ha composto un album sensazionale: Furor Lunae.


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