• Band: SODOM
  • Durata: 49:02
  • Data di uscita: 22 ottobre 2001
  • Etichetta: Steamhammer

Fuoriclasse assoluti. Da sempre. I Sodom non si sono mai persi per strada, neanche quando il loro stesso genere di riferimento stava cadendo in un periodo di crisi. Parliamo ovviamente degli ultimi anni ’90, quando il thrash metal sembrava essere trascurato e involuto: i lavori che uscivano non erano ispirati quanto quelli del decennio precedente e gli ascolti si spostavano in massa verso le forme più mainstream del metal. Occorreva una fortissima scossa, che è arrivata precisamente con tre album: The Gathering (1999) dei Testament, Violent Revolution (2001) dei Kreator e una mina che, ancora oggi, suona esplosiva, violenta e diretta come non mai.

Il nome, poi, è tutto un programma: M-16, come il fucile d’assalto, a descrivere la furia che i thrashers di Gelsenkirchen riversano in tutto l’album, nello stile e nel concept. Cosa di cui ovviamente non ci si meraviglia, perché Tom Angelripper non ci è mai andato piano sulla pesantezza del sound, rendendolo sempre più estremo di capitolo in capitolo: da Persecution Mania (1987) a Agent Orange (1989), passando per Tapping the Vein (1992) a Masquerade in Blood (1995). Ma è proprio con M-16 che è arrivata la definitiva escalation. I Sodom hanno scelto di raccontare la guerra del Vietnam in tutte le sue atrocità (già ripercorsa in Agent Orange) cercando di essere più coerenti possibile non solo con i testi, crudi e brutali, ma anche e soprattutto con lo stile.

Già dalla opener Among the Weirdcong i nostri padiglioni auricolari devono affrontare un vero e proprio incontro di boxe con le cuffie: la batteria battagliera di Bobby Schottkowski e l’assolo ruvidissimo di Bernemann introducono un Angelripper acidissimo nelle vocals, che si impone su una base che diventa veloce e opprimente, pur attraversando momenti più lenti. Il massacro sonoro è poi servito dalla seguente I Am the War, costantemente cattiva, pesante, deflagrante, soprattutto nel ritornello tritaossa in cui la doppia cassa non smette di martellarci i timpani. Napalm in the Morning è introdotta dalle parole del colonnello Kilgore del film Apocalypse Now e da un arpeggio che fa poi partire un brano pesante come un macigno, ma più cadenzato nelle ritmiche, sulle quali Angelripper poggia la sua voce corrosiva. I tre brani successivi tornano a picchiare duro, (Minejumper per primo) in trame 100% thrash, lasciando poi spazio alla title track, tra le più memorabili, che pur essendo un mid-tempo non perde di pesantezza del sound, sia nel cantato che nella sezione strumentale, specialmente l’assolo nella sua seconda parte. L’altra top track dell’album è Lead Injection, lunga più di 6 minuti, in cui il terzetto mette insieme tutte le soluzioni usate nell’album: ne viene fuori un brano adrenalinico dall’inizio alla fine, che prima si carica, poi esplode e in alcuni attimi rallenta per far risaltare riff e assoli massicci, oltre che precisi. Come dimenticare, inoltre, le ultime due bordate? Cannon Fodder è un attacco frontale in piena regola lanciato dai riff di Bernemann e dalla doppia cassa poderosa di Schottkowski, mentre Marines è un episodio simile alla title track, con un sample preso da Full Metal Jacket. A chiudere, non a caso, troviamo una cover di Surfin’ Bird, famosissima hit dei The Trashmen facente parte della colonna sonora proprio del film di Stanley Kubrick, per concludere l’ascolto immersi nei campi di battaglia di Saigon.

Definire un album come M-16, a questo punto, è semplice. I Sodom hanno realizzato un altro classico della loro discografia, pur essendo arrivato un decennio dopo i primi album. Il thrash in quegli anni non se la passava bene, aveva bisogno di rinascere, ed è rinato grazie anche a questo lavoro privo di filler, di ottima qualità e di enorme impatto. Fedele al trademark di un nome storico che, nei suoi anni di carriera, si è sempre mostrato coerente nella sua proposta musicale senza mai sbagliare nulla. Questo è thrash metal allo stato puro.

Miglior brano: Lead Injection

Voto: 9

Classificazione: 9 su 10.

TRACKLIST:

  1. Among The Weirdcong
  2. I am the War
  3. Napalm in the Morning
  4. Mine Jumper
  5. Genocide
  6. Little Boy
  7. M-16
  8. Lead Injection
  9. Cannon Fodder
  10. Marines
  11. Surfin’ Bird (cover)

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