
Anni ’80: il metal estremo arriva oltralpe
A cavallo tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90, l’Europa subì un cambiamento storico a livello musicale. Il metal estremo, nato con il thrash metal e i primi cenni di death metal made in USA, arrivò anche nel Vecchio Continente espandendosi a macchia d’olio in tutti i principali Paesi.
Ma c’era un altro genere che stava per rivoluzionare l’intera scena estrema mondiale, e il suo sviluppo fu esclusivamente europeo. Nel lustro precedente, infatti, i Venom (Inghilterra), i Bathory (Svezia), i Mercyful Fate (Danimarca) e i Celtic Frost (Svizzera) iniziarono a dar vita ad una forma musicale diversa dalle altre: se stilisticamente era simile al thrash, ideologicamente si basava su argomenti inediti come caos, satanismo e il mistero della morte, caratteristici di quello che sarebbe diventato il black metal.
Fu la Norvegia la terra di sviluppo di questo nuovo genere musicale, con i Mayhem che ne furono i padri fondatori, seguiti a ruota da Emperor, Darkthrone, Burzum, Satyricon e tanti altri che ne diedero la sua peculiare fisionomia. Ben presto, il black metal arrivò ad espandersi non solo in Scandinavia, ma in tutto il resto d’Europa, facendo emergere band e scene interessanti in Germania, Polonia, Grecia, Olanda e, in seguito, anche in Italia. Ma, in tutto ciò, cosa stava accadendo in Francia?
Oltralpe, il fenomeno dell’heavy metal ebbe una sua espansione sin dai primi anni ‘80 con band quali Trust, Sortilège, ADX e High Power che, assieme ad altri numerosi acts, formarono una sorta di “New Wave of French Heavy Metal” ma, dopo qualche anno, anche il Paese dei Lumi iniziò ad entrare sempre di più nell’oscurità.
La grande nube del metal estremo sorvolò velocemente il canale della Manica, facendo piombare sul territorio francese un’enorme scarica di influenze: se Parigi fosse già un grande teatro di cambiamenti, ci furono altre città e regioni che divennero importanti per la nascita di nuove band dal suono ancor più duro, cupo e pesante.
Una di queste fu Nizza, la città degli Agressor (uno dei primissimi moniker estremi francesi), ma anche Marsiglia (che vide nascere acts come Stregoica, Abraxas e Mircalla), e così via salendo verso Montpellier, Lione, Avignone, Clermont, Tours e Lilla.

Eppure ci fu un’altra area che divenne fondamentale per la scena estrema francese, una regione lontana dalle grandi metropoli che in poco tempo si fece riconoscere come la culla nazionale del black metal. Ormai non c’era più alcun dubbio: anche la Francia era pronta a scrivere una nuova pagina di storia per il metal estremo. Una pagina che, seppur meno famosa rispetto alle altre, rimane ancora oggi intrigante.
La nascita delle Legioni Nere
In un’atmosfera così dinamica, fu la Bretagna ad attirare particolarmente l’attenzione su di sé. La regione, il cui capoluogo è Rennes, si trova all’estremità nord-occidentale della Francia, circondata dall’Oceano Atlantico e dal canale della Manica: una vera e propria meraviglia naturale immersa nel clima nordico delle correnti marine colma di boschi, coste frastagliate e enormi praterie che la rendono unica nel suo genere.
Inoltre, la Bretagna si distingue anche dal punto di vista politico e culturale dal resto della nazione: oltre al francese, le lingue parlate nella regione sono il bretone e il gallo, da cui ne scaturisce un forte bilinguismo percepibile in ogni ambito, senza contare che le mitologie riguardanti re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda sono proprie di questa terra.
L’insieme di tutte queste fiere tradizioni fanno della Bretagna quasi uno stato a sé, nonostante non ci siano state nel corso della storia forti tentazioni indipendentiste o secessioniste, e in un luogo così vivo, unico e lontano da ciò che può essere inteso come “francese” in senso stretto, è stata inevitabile la nascita di una nuova e peculiare scena musicale grazie ad una cerchia ristretta di musicisti che passerà alla storia come Les Légions Noires.

Il collettivo nacque nell’area di Brest a inizio anni ‘90 grazie ad alcuni artisti uniti dalla passione per il black metal e le ideologie ad esso associate. Ad oggi sono ancora sconosciute le cause precise della sua nascita, ma l’ipotesi più plausibile fu quella di tenere testa al più famoso Inner Circle norvegese.
Come ben risaputo, la cerchia scandinava era capitanata da Euronymous, leader dei Mayhem, che trasformò il suo negozio di dischi, l’Helvete, nel luogo di incontro per tutti gli esponenti (in gran parte musicisti delle principali band dell’epoca) al fine di scambiare materiale discografico e condividere dottrine basate sui principali temi del black metal, primo fra tutti il paganesimo.
Le Legioni Nere avevano molto in comune con gli omologhi nordici, ma con altrettante differenze che le rendevano uniche. Tanto per cominciare, la setta era riconoscibile per il gloatre, idioma inventato dal leader Vordb Dréagvor Uèzréèvb: non è un caso che, infatti, anche i principali progetti siano riconoscibili con nomi molto singolari come Brenoritvrezorkre, Vagézaryavtre o Belkètre.

In secondo luogo, anche i francesi avevano un punto di incontro (un vecchio castello di Brest), nel quale però, vigevano regole ben diverse dall’Helvete: tutte le loro ideologie, basate su vampirismo, satanismo e catastrofismo, dovevano rimanere all’interno della congrega senza scatenare episodi di cronaca nera (al contrario dell’Inner Circle).
Ai membri, inoltre, non era permesso l’uso di armi e di sostanze stupefacenti, e dovevano contribuire alla produzione di nuovo materiale attenendosi solo alle loro etichette indipendenti: la Drakkar Productions, la Embassy Productions e la Tragic Empire Records.
Con questa organizzazione rigida e ben stabilita, le Legioni Nere produrranno una consistente quantità di opere che, progressivamente, si ritagliarono un posto importante nella storia del metal estremo francese. Le band, le personalità e le produzioni sono infatti accomunate da un intreccio fitto da cui ne esce fuori una delle fazioni musicali più intriganti di sempre.
Ciò che è stato citato poc’anzi è servito solo a dare un esempio di come fosse composta questa neonata scena estrema, e i suoi particolari saranno presentati in maniera precisa nella seconda parte.


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