
Medellin: tra violenza, povertà e musica estrema
All’inizio degli anni ’80, la musica metal invase gli scaffali dei negozi di dischi di tutto il mondo: le band di punta del genere ebbero un forte impatto per le loro abilità stilistiche, per le copertine crude e per un atteggiamento di schietta ribellione contro la società conservatrice del tempo.
Quella musica aggressiva, quello stile di abbigliamento anticonformista e quell’atteggiamento fuori dagli schemi hanno avuto un terreno fertile ideale non solo in Europa e negli Stati Uniti, ma anche in Sud America.
In Brasile, la città di Belo Horizonte vide nascere una scena estrema di grandi dimensioni guidata da due band (Sepultura e Sarcófago) che diventeranno famose a livello globale, mentre in Cile il thrash e il death metal crebbero di popolarità soprattutto nella capitale Santiago. Ma ci fu anche un’altra città dell’America Latina che in poco tempo riuscì a sviluppare un movimento estremo che, seppur sconosciuto al grande pubblico, fu solido e radicato.

In una Colombia che nel decennio degli anni ’80 sprofondò in una delle sue peggiori crisi economiche, Medellin divenne tristemente famosa per essere una delle città più violente al mondo. Con gli alti tassi di disoccupazione che spinsero centinaia di giovani ad entrare nei ranghi del potente cartello della droga locale agli ordini di Pablo Escobar, la vita nella seconda metropoli della nazione non era per niente facile: anche se si era una persona normale e estranea a qualsiasi tipo di avvenimento, era impossibile non risentire del clima teso che dilagava senza sosta grazie alla forte criminalità.
Per questo molti ragazzi, coinvolti nel caos e nella violenza quotidiana generata dai narcotrafficanti, dalla polizia, dai guerriglieri, dai politici e dalla povertà, trovarono nell’heavy metal uno sfogo e una sorta di ispirazione per evadere, almeno in parte, dalla realtà che li circondava.
Gruppi di giovani dai capelli lunghi camminavano per le strade dei quartieri nordorientali di Medellin come Buenos Aires, Manrique, Aranjuez e Villa Hermosa indossando magliette nere decorate da pentagrammi, teste di capra e croci rovesciate, ma per la società ultracattolica e conservatrice dell’epoca, quei ragazzi non erano altro che criminali adoratori di Satana e per lo stesso motivo, oltre ad essere emarginati dalla società, la polizia era sempre sulle loro tracce.
In quel periodo, in effetti, il metal era un genere totalmente sconosciuto in Colombia e, complici i disordini politici e sociali in cui viveva l’intero Paese, i metallari non passavano di certo inosservati.
Eppure, furono proprio queste difficili condizioni a creare un’ulteriore unione e fratellanza tra i giovani ribelli di Medellin, che incontrandosi in piccoli quartieri chiamati las notas, si riunivano attorno a un giradischi o a un registratore per ascoltare gruppi come Metallica, Slayer, Venom e Possessed, tutti accomunati da suoni più veloci, più oscuri e più pesanti di quelli dell’heavy metal e dell’hard rock. Fu questa la base da cui partirono per plasmare una nuova realtà che, ad ogni modo, divenne parte integrante di Medellin e dell’intera scena musicale colombiana.
La nascita dell’Ultra Metal
Ascoltare metal in Colombia era ormai all’ordine del giorno, e lo scambio di materiale discografico delle band di tutto il mondo fece crescere sempre di più l’interesse verso un genere musicale di cui tutti ormai sentivano parlare.
Ma se nelle altre aree geografiche del globo le distinzioni tra sottogeneri diventavano sempre più marcate, a Medellin accadeva l’esatto contrario: i primi musicisti che suonarono metal estremo cercarono di imitare il più possibile tutti gli stili provenienti dall’estero che, per mancanza della loro conoscenza tecnica, li mescolarono per dar vita ad una forma totalmente sperimentale, al di fuori dei canoni dettati dai Venom e dalle altre band dal suono più duro.
A rendere ancor più peculiare questo nuovo sound fu anche il fattore registrazione: gli studi della Discos Fuentes e della Discos Victoria, le due etichette di rilievo del Paese, non erano adatti per incidere brani metal, in quanto destinati a generi afro-ritmici come la cumbia, il fandango e la salsa. Fu proprio per questo motivo, quindi, che i dischi dell’epoca hanno quel suono caratteristico, crudo e sporco, che li rende ancor più speciali.
Inoltre, molti di questi musicisti costruivano i loro strumenti a mano, producendo inevitabilmente tonalità uniche. Nessuno era in grado di classificare un sound così inedito: chiunque in quegli anni cercava di definirlo al meglio, ma ormai, tra gli appassionati, era considerato semplicemente un genere che andava “oltre il metal”, motivo per cui finì per chiamarsi come lo si conosce oggi: “Ultra Metal”.

Sebbene ogni band avesse i suoi mix peculiari, la definizione di questo nuovo stile è riscontrabile in un insieme unico che spazia tra punk, hardcore e metal estremo nella sua interezza: le chitarre distorte del black metal, le percussioni frenetiche del thrash e una voce demoniaca a cavallo tra death metal e grindcore diventano la firma stilistica di questa nuova e inedita dimensione musicale che in poco tempo si fa strada in tutta Medellin e che ormai è pronta a farsi conoscere in lungo e in largo.
Grazie alle band formatesi in quel periodo, la Colombia vide nascere una sua scena underground di musica estrema e la sua definitiva consacrazione non tardò ad arrivare. Il 23 marzo 1985 nella Plaza de Toros La Macarena si svolse quella che è conosciuta come la Batalla de las Bandas, un grande concerto che cercava di radunare tutti i gruppi emergenti della Città dell’eterna primavera, includendo qualsiasi genere musicale.
Sebbene le band che parteciparono non furono viste inizialmente di buon occhio, l’evento registrò una grande affluenza di pubblico e si rivelò l’occasione giusta per far conoscere il neonato Ultra Metal e i suoi esponenti. I metallari presenti all’arena venivano da ogni dove, molti anche dalle periferie pericolose.
Lo spettacolo coinvolse tutti, soprattutto quando entrarono in scena i Parabellum: gli spettatori si gettavano a terra, urlavano, scendevano e salivano dalle tribune in continuazione. All’epoca non c’erano codici per muoversi in un concerto metal estremo, ma l’entusiasmo della gente che assisteva per la prima volta ad uno show come quello della Battaglia delle Band era puro e spontaneo.

Da qui in poi, l’Ultra Metal divenne parte integrante della società di Medellin, nonché dell’intera Colombia, e nonostante alcuni dei principali esponenti ebbero una carriera molto breve, riusciranno a ritagliarsi un posto importante nella storia del metal estremo. I Parabellum, citati pocanzi, sono solo un esempio delle band di questa scena musicale e, assieme alle altre, saranno presentati nella seconda parte.


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